Per non farci ossessionare da questa pandemia che ancora incombe, l’unica, almeno per me, era immergermi in un mondo completamente altro.
Il mondo greco antico.
Cominciai, allora, un anno esatto fa, a riprendere in mano il filosofo più impenetrabile dell’Antichità: colui che vien denominato l’Oscuro. Sto parlando di Eraclito di Efeso, vissuto tra il VI e il V secolo a. C.
E si rivelò un’impresa così appassionante che mi venne la voglia di raccontare ai miei pochi lettori quello che di Eraclito andavo via via non dico capendo, ma quantomeno quello che mi pareva di capire. Comprese le mie cantonate, i non pochi momenti di smarrimento.
Tuttavia, se non s’abbandona la partita, enorme è poi la gioia di entrare in contatto con un autore così remoto, ma che pure sa ancora parlarci.
Eh, sì perché, proprio in questi tempi bui, Eraclito, che in un primo momento sembra respingerci, invece, ci sostiene.
Eraclito ci sostiene perché infinito è il suo disincanto nei confronti degli uomini tutti, siano essi ignoranti o dotti: comunque insipienti, compresi i pretesi sapienti.
Eraclito ci sostiene perché non ci fornisce facili illusioni, ma pure ci sprona a non scoraggiarci mai, a continuare a pensare, a non accontentarci di quello che ci vien proposto, e nemmeno di quello che ci vien tramandato.
Ora, se un po’ mi conoscete, sapete che non dò per scontata in chi mi legge nessuna conoscenza né filosofica, né tanto meno della lingua greca. Perciò, anche questa volta, fidatevi! Vi accompagnerò passo passo.
Il testo che sto per proporvi s’intitola, appunto: Un anno con Eraclito.
Insomma, se volete far conoscenza con questo possente pensatore, ma anche con un personaggio, fuori da ogni schema, cliccate qui. Se invece volete scaricare direttamente l’intero scritto in PDF, cliccate qui.
Ma, prima di farlo, vi consiglio di avvicinarvi ad Eraclito attraverso la voce di Ruben Garbellini: un mio amico artista che unisce in sé la sua sapienza di pittore (cercatelo su Google) ad una grande capacità di attore; memorabili sono le sue letture dantesche. Qui avete, infatti, un suo file vocale con una scelta di quindici brevi frammenti, da me tradotti. Vi parrà di sentire l’appello di Eraclito giungervi intatto attraversando i millenni.
Buon ascolto!
Frammento al calar del Sole, dopo 2500 anni di pensieri sublimi e scoperte scientifiche, l uomo si è rivelato per ciò che è, un parassita del Pianeta, destinato all estinzione.